
La tanto agognata ripartenza si abbina al filo doppio del green pass (certificazione verde). Infatti, per diversi settori la decisione del Governo italiano è percorribile, per altri si sta rilevando una reale complicazione, che li costringe ad agire con molta fatica, dopo un lungo periodo di totale fermo dell’attività, come per esempio il gioco d’azzardo fisico: sale slot, scommesse, casinò, bingo e altro, che hanno subito una considerevole riduzione dei clienti.-
Un legame complicato fra sale da gioco e green pass
La riapertura dell’attività, ovviamente era visto come un nuovo traguardo per tutti, non a caso nei mesi di giugno e luglio sono stati mesi positivi per il settore delle scommesse sugli eventi sportivi, con una percentuale di crescita interessante. Tuttavia, l’inserimento del certificato verde, già nei primi mesi di agosto (2021), è sembrato essere una delle cause principali di una contrazione notevole che riguarda le raccolte, con un calo del 45% rispetto al a un buon periodo come il 2019.
Analizzando le entrate delle sale da gioco terrestre, le ultime analisi mettono in luce, come la data ufficiale dell’avvento del green pass, proprio il 6 agosto del 2021. Questo lascia capire che l’arrivo della certificazione verde è stato il colpevole della mancanza di giocatori all’interno delle sale scommesse.
La decisione del Governi Draghi, mette in apprensione tutta la filiera delle case da gioco e casino terrestri, in modo particolare l’intenzione dei politici italiani di ampliare l’applicazione del green pass, piuttosto che alleggerirla.
I dipendenti delle sale scommesse, bingo, slot e altro, inoltre, lamentano la velocità con cui si è imposta la certificazione ad alcuni settori, fra cui proprio per l’attività delle scommesse e del gioco fisico, che di solito sono tutto che piene, dove è minimo il rischio d’assembramento, lasciando ad altri settori quasi la libertà massima, vedi mezzi pubblici, supermercati e altro.
Le varie procedure per controllare la validità del green pass personale, ovviamente rimangono importanti per offrire una garanzia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Le ricadute e gli effetti, che tuttavia, la certificazione verde ha innescato, in diversi settori dell’economia, hanno lasciato capire che ogni settore lavorativo ha necessità di più adatte soluzioni, rispetto alla situazione odierna, e, quindi trovare nelle governative disposizioni un reale sostegno e non delle problematiche aggiuntive a quelle già in essere, che ne rallentano il via libera.
Il controllo del green pass
Confermando la grande importanza del green pass e quindi della vaccinazione per combattere e vincere contro la pandemia, come prevenzione al covid-19, un aspetto reale è che il mancato controllo del certificato verde, implica anche una consistente multa, sia ai clienti, sia agli esercenti.
Sale bingo, scommesse, slot machine, casinò e altro, sono obbligati a fa controllare dal proprio personale, il possesso e la validità del green pass della clientela, che devono, obbligatoriamente, esibire il certifica cartaceo o i QR, tramite cellulare, rilasciato dal Ministero della Salute.
Per l’esercente, che non faccia rispettare la disposizione del Governo, sono previste delle pesanti sanzioni. Il cliente non può o non vuole esibire il certificato verde, può incappare in una sanzione pecuniaria da 400€ a 1.000€. Inoltre, se il responsabile della sala da gioco, viola le disposizioni fino a tre volte, per tre giorni diversi, potrà subire la chiusura dell’attività (massimo 10 giorni di blocco).
Gioco d’azzardo online
Il gioco online non subisce il green pass, per questo scommettere e giocare sul web, ha indirizzato l’utenza sempre più verso il digitale. La clientela dei casinò online esteri e operativi in Italia, si è più rafforzata, specialmente nel periodo del blocco totale della attività fisiche, per questo molte sedi fisiche di gioco, come scommesse, bongo, slot e casinò, avrebbero gradito una più equilibrata ripartenza o anche più sostenuta da decisione più fattibili.
Al contrario, prima del mese di agosto 2021, quando ancora il green pass doveva essere obbligatorio, era già evidente che il numero di utenti (occasionali o abituali), della sale da gioco si sarebbe ridotto sensibilmente. Infatti, era già stato in qualche previsto con l’avanzamento dei vaccini anti Covid, cioè uno degli elementi primi cui genera l’erogazione del certificato verde e questo avrebbe generato una contrattazione del 20% (sale bingo) della clientela fisica, fino a raggiungere il 33% (scommesse) come massimo, mentre per le slot machine una intermedia contrattazione del 29%, come stima.
Lo scenario è del tutto opposto per il settore delle scommesse digitali su eventi sportivi, che da circa due anni conquista un traffico in crescita continua, in grado di attirare un’utenza anche non proprio interessata alle scommesse, ma soltanto alla parte più divertente, grazie all’opportunità di giocare con le slot machine gratis, quindi senza registrazione e denaro da mettere in gioco.
Il settore terrestre, tuttavia, deve avvicinarsi sempre più a operatori ludici e contratti, ormai bloccati da troppi mesi, oltre avvalersi di sostentamenti dall’industria online, ma che sia anche in grado di dare aiuto anche alle attività meno grandi.