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Apparecchi di gioco slot machine e DPCM: sì all’utilizzo in tabaccai e bar

L’ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) con una circolare, delucida gli ambiti dell’ultimo d.P.C.m (decreto del Presidente del Consiglio dei ministri) del 24 ottobre 2020, sul gioco nelle tabaccherie e bar.

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Dopo l’ultimo Decreto del Governo Conte, che ha ordinato l’abbassamento delle serrande delle sale da gioco, dal 26 ottobre al 24 novembre 2020, arrivano le precisazioni di ADM, tramite un’esplicativa circolare a firma di Marcello Minenna (direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli).

“Devono essere comprese in questa previsione, esclusivamente, le specialistiche sale da gioco (Bingo, sale slot machine e scommesse), oltre ai casinò terrestri” puntualizza Minenna.

“Per quanto invece riguarda la raccolta del pubblico gioco, presso gli esercizi pubblici, i cosiddetti ‘generalisti’ (con principale codice Ateco diverso dal gioco, come esemplificativo scopo di rivendite tabacchi e bar), non sono previste specifiche disposizioni e quindi, troveranno le applicazioni alle norme dell’ultimo Decreto che riguardano questi locali, fatte salve le più restrittive norme adottate dai Governatori di singoli Regioni”.

L’articolo 1, comma 9, lettera ee, nello specifico, chiarisce che le attività di ristorazione e servizi del settore (tra cui, pasticcerie, gelaterie, ristoranti, pub e bar), sono permesse dalle ore 5 del mattino, fino alle 18; mentre il consumo ai tavoli è permesso per un massimo di 4 individui, salvo che questi siano conviventi.

Dopo le ore 18.00 è proibito il consumo di bevande e cibi nei locali aperti al consumo e quindi al pubblico.
Senza limite la ristorazione e servizi nelle strutture ricettive e negli alberghi, limitatamente alla propria clientela, quindi alloggiati nella struttura.

Rimane attiva e quindi permessa la consegna a domicilio da parte della ristorazione, sempre nel massimo rispetto delle igienico-sanitarie norme, sia per l’attività di trasporto, sia per il confezionamento, fino alle ore 24.00 la ristorazione con asporto, proibita la consumazione sul posto e anche nelle adiacenze; rimangono permesse le attività di cui al primo periodo, a condizione che le autonome Province e Regioni, preventivamente abbiano verificato le compatibilità di svolgimento delle attività suddette con la grave situazione epidemica nel proprio territorio e che in oltre individuino le linee guida e protocolli applicabili, idonei a ridurre e prevenire i rischi di contagio Codid-19 nel settore d’appartenenza o di riferimento.

Dette linee guida o protocolli, sono adottati dalle Regioni o anche dalla Conferenza delle province e regioni autonome, nel rispetto delle linee guida e dei principi dei protocolli nazionali e in conformità con i criteri di cui all’allegato 10’.

Il Dpcm non dispone nulla di particolare per le attività delle rivendite dei tabaccai, quindi da considerarle nelle disposizioni generali di cui all’art.1, comma 9, lettera dd, secondo il quale queste commerciali attività al dettaglio siano svolte nella massima sicurezza, oltre alla interpersonale distanza di almeno un metro, che l’entrata delle persone sia dilazionata e che sia vietata la sosta all’interno delle strutture di vendita, più del necessario spazio di tempo per l’acquisto di beni.

Le attività suddette devono essere svolte nel massimo rispetto delle linee guida e dei protocolli in atto, idonei alla prevenzione e anche alla riduzione dei rischi di contagio Covid-19, nel settore di riferimento o in analoghi ambiti, adottati dalle Regioni o Province autonome (allegato 10’ e 11’).

A conclusione Minenna “Si richiamano, quindi, i concessionari e l’intera filiera del pubblico gioco, al massimo rispetto delle norme indicate sopra, garantendo l’attenta e rigorosa applicazione per l’assoluta prevenzione dal contagio Coronavirus, previste dalle linee guida nazionali e dai Protocolli di sicurezza, con attenzione fondamentale e interesse superiore per la tutela della salute del cittadino”.

La circolare vuole confermare quanto già intuito dopo l’ultimo Decreto del Governo Conte, che mette una luce nuova sui bar, come luoghi dove non si può giocare alle slot machine, nelle ordinanze delle regioni Umbria e Lombardia (sotto controllo dei Tar), ma anche dalle ordinanze delle autonome province di Bolzano e Trento, dove i ristoranti dovranno abbassare le serrande alle 22.00, mentre i bar alle ore 20.00, invece che alle 18.00 come da ultimo Decreto del Governo Conte.

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